Questi ci spiegò che avrebbero fatto in modo di costruire il parapetto di tale accesso in modo da ridurre gli eventuali rumori percepiti stando all’esterno. Sembrava esclusa la possibilità di poter sentire rumore dall’interno dell’appartamento. E’ evidente che abitando al terzo piano, con gli infissi dotati di doppi vetri, percepisco una vibrazione continua, una sorta di rumore di fondo, nulla di assordante. Passando a piedi lungo la via ho misurato con un’applicazione installata sullo smartphone e mi risultano al piano strada sulle grate circa 55/60 dB. La via è molto stretta e corta, quindi funge da cassa di risonanza, per cui nel silenzio notturno, se apro la finestra (e d’estate dovrò sicuramente farlo) sembra che stia passando un transatlantico, tanto più che pare che i motori facciamo vibrare tutto il locale in cui sono stipati. Sono andato alla polizia per fare una denuncia, ma l’uomo mi ha chiesto di fare esposto, non denuncia.
Alla fine del 2005 io e mio marito siamo andati a vivere in una casa di nuova costruzione. Dato precedenti esperienze di rumori molesti di chi abitava sopra di noi, abbiamo deciso di prendere l’ultimo piano. Dopo circa un mese sono arrivati anche gli inquilini dell’appartamento sotto il nostro.
Ho, anzi, abbiamo un problema io e il mio vicino di casa, abitando in una villa bifamigliare. Da circa otto mesi è stato aperto un bar di fronte casa nostra, dove, apparentemente è una villa di circa 90 mq. Mi hanno consigliato di chiamare asl per fare una rilevazione dei decibel ma non credo che il rumore prodotto sia adatto a questo tipo di rilevazione, essendo un rumore tipico di basso in sottofondo ma che a lungo andare diventa veramente fastidioso e provoca mal di testa e nervosismo.
Se il condominio tace devi quindi far riferimento alla legge, con la consapevolezza che non troverai nessuna indicazione precisa se non quella che il rumore non deve superare la soglia della normale tollerabilità. Ogni condominio può decretare in autonomia quali sono gli orari di silenzio da rispettare per non incorrere nel disturbo della quiete pubblica. Le lamentele contro gli schiamazzi negli orari non consentiti possono essere presentate durante l’occasione dell’assemblea condominiale. Desidero raccontare i forti disagi che stiamo avendo da circa 5 anni con una scuola dance è fitness che si è insediata nel 2001 accanto alla nostra palazzina.
Non capisco come abbiamo potuto dare il permesso ad un locale così vicino ad un condominio di 83 appartamenti e in centro il permesso di fare casino. Siamo sicuri io e altri condomini che il permesso li è stato concesso fino alle 24, perché più volte sono stati avvisati i Carabinieri ma senza avere riscontro positivo, in quanto rispondo che ha il permesso fino alle 24. Inoltre, ci si chiede come mai l’Amministrazione comunale non intervenga per un problema che ben conosce, imponendo, come in altre città, delle regole che limitino il disturbo sonoro ed effettuando come è di competenza per legge, un maggior controllo e una vigilanza agli stessi concerti.
Anche adesso, mentre molto velocemente le scrivo questa lettera (ed anzi mi scuso per errori e quant’altro), la musica impazza in un modo allucinante e siamo solo a giovedì, le lascio immaginare cosa accade nei fine settimana! Non le dico poi cosa significa per noi la primavera e l’estate con centinaia e centinaia di persone che affollano il locale e la musica che suona a mille. Sono un residente di Corso Principe Oddone a Torino dove da ben 8 anni soffriamo la presenza del più grande cantiere della città ovvero il passante ferroviario. Ogni sei mesi viene un ingegnere a prendere delle misurazioni da una vicina di casa il quale ha ammesso essere dipendente dell’azienda appaltatrice e di fare in modo che gli operai producano minor rumore quando lui effettua il sopraluogo. Lo scorso anno ho acquistato un appartamento in un residence condominiale al 3° piano, condominio al cui piano terra c’è un supermercato.
- Ho cercato di interrompere i lavori, ma ovviamente niente, allora ho scritto alla Direzione lavori intimandone la posa, ma niente.
- Più di una volta è stato chiesto di mostrarci la documentazione dei lavori di insonorizzazione (tra l’altro tutte autocertificazioni!), ma fino ad ora hanno fatto orecchie da mercante.
- Rinchiusi in casa con il caldo, sperando che vadano via prima dell’una di notte, se siamo fortunati.
- Il giudice prenderà la sua decisione sulla base di vari elementi probatori come le testimonianza dei condomini, l’effetto concreto del rumore e la quantità del disturbo arrecato alla comunità.
- Ma è stata una beffa perché “l’evento” si è protratto fino alle due di notte di domenica a lunedì – malgrado tre chiamate da parte mia ai carabinieri dopo mezzanotte – senza esito.
Siamo molto stressati da questa situazione e non sappiamo come muoverci per risolvere il problema. Per rumori molesti si intendono quelli proveniente da apparecchi elettronici, come radio o TV, gli schiamazzi di tante persone riunite, la musica ad alto volume, i rumori di strumenti quali un trapano, l’abbaiare di un cane, quando percepiti negli orari durante i quali dovrebbe essere mantenuta la quiete pubblica. Il disturbo della quiete pubblica si verifica quando l’inquinamento acustico è così intenso da provocare un fastidio non indifferente.
Noi abitiamo in un piccolo condominio dove al piano terra, proprio sotto di noi, c’è un bar aperto tutti i giorni fino alle due di notte. Noi dal 2009 abbiamo presentato un esposto al comune per un possibile inquinamento acustico ed abbiamo più volte richiesto l’intervento del Arpa. E ad oggi http://www.freestufffinder.co.uk/kataweb-it/ non sappiamo più cosa fare, questo bar non ha nemmeno l’impianto acustico però nessuno viene a controllare evitano tutti di parlare di questo.
Vorrei capire quali strumenti ha a disposizione il cittadino per tutelare il proprio diritto al riposo ed alla tranquillità, spesso chiamare le forze dell’ordine non porta a nulla, dal momento che nella maggior parte dei casi consigliano una risoluzione tra le parti senza il loro intervento. Fiduciosa in vostro gentile riscontro, ringrazio e invio cordiali saluti. Dopo questa lunga premessa, spero per voi utile a capire la situazione e non tediosa, vi chiedo gentilmente consiglio sui seguenti punti.
Anche se abbiamo effettuato ripetute segnalazioni (al comune all’ATM alle zone di competenza) ed inviato esposti, non abbiamo ricevuto delle risposte soddisfacenti. La situazione è veramente di grande disagio, perché anche i tram più nuovi stridono e sferragliano, sembra di vivere in una stazione ferroviaria, anzi in un’acciaieria. Siamo esasperati dall’inquinamento acustico prodotto dallo sferragliare dei TRAM.
Se invece il rumore è tale da disturbare un numero maggiore di persone potrebbe configurarsi il reato di disturbo della quiete pubblica e allora le cose cambiano. Si può tentare la strada della denuncia alla Polizia o ai Carabinieri. Al contrario, se il regolamento condominiale nulla prevede in materia di rumore e disturbo, ognuno sarà pienamente legittimato a compiere tutti gli interventi e le attività che riterrà necessari, entro i limiti della “normale tollerabilità”. Gentile mamma, io sono proprietaria di una casa posta al sesto piano di un condominio triesposto su parchi. NON HO FIGLI. Vivo la mia potenziale silenziosissima casa in condivisione con 2 bambini di un anno e mezzo e quattro che vivono al piano di sopra. Io sono cresciuta in salute e mediamente equilibrata ricevendo fin dall’infanzia una EDUCAZIONE al RISPETTO degli altri.
Di fatto è importante ricordare che insegnare le regole di convivenza civile già ai bambini più piccoli è un ottimo pretesto dar loro l’opportunità di apprendere elementi essenziali nel corso della vita. Sono tanti gli spunti che si possono cogliere sul piano didattico quando si insegna ai piccoli a rispettare le regole di convivenza civile. Si possono dare ottimi suggerimenti per comprendere concetti via via più complessi calibrandoli in base alle capacità cognitive dei bambini.